Perché le Cinque Terre si chiamano così?

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Le Cinque Terre, un’affascinante tratta di costa sulla Riviera Ligure, nascondono dietro il loro nome una storia e un significato che rispecchiano l’unicità di questo tratto di costa.
Perché questo nome, semplice ma evocativo, cattura l’essenza di cinque borghi che, nonostante le sfide del tempo e della natura, continuano a incantare visitatori da tutto il mondo?

In questo articolo scoprirai l’origine del nome “Cinque Terre”, portando alla luce le radici storiche e culturali che hanno contribuito a modellare non solo il paesaggio ma anche l’identità di questo territorio.

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Ecco cosa troverai in questo articolo

Le origini storiche del nome “Cinque Terre”

La denominazione “Cinque Terre”, emersa nel tardo Medioevo, identifica un tratto di costa della Liguria orientale dove cinque borghi, Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, sorgono a picco sul mare. 

Il termine “terre” anticamente significava sia “villaggi” che le porzioni di terra coltivate che li circondavano, sottolineando l’importanza dell’agricoltura terrazzata per la sopravvivenza delle comunità locali. 

 

Il nome “Cinque Terre” fu usato per la prima volta nel 1448 da Giacomo Bracelli, umanista e cancelliere della Repubblica di Genova, nella sua “Descriptio Orae Ligusticae”. Bracelli scrisse: «Indi sorgono sulla costiera cinque terre, quasi ad egual distanza fra loro, che sono: Monterosso, Vulnezia, ora chiamata volgarmente Vernazza, Cornelia, Manarola, e Rio Maggiore, non solo famose in Italia, ma anche presso i Francesi e gl’inglesi per la eccellenza del loro vino. »

Successivamente, altri autori hanno parlato delle Cinque Terre, confermando l’importanza e la fama di questa regione.

 

La geografia dei 5 borghi

Le Cinque Terre sono composte da cinque villaggi, ognuno con una storia e caratteristiche proprie che contribuiscono all’unicità dell’intera regione.

  • Monterosso al Mare: Il borgo più grande dei cinque, noto per le sue spiagge ampie e il promontorio ricco di vegetazione. Il centro storico conserva ancora tracce di architettura medievale.
  • Vernazza: Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è famoso per il suo porticciolo naturale e le case colorate che si affacciano direttamente sul mare.
  • Corniglia: L’unico borgo dei cinque che non si affaccia direttamente sul mare. Situato su un promontorio alto circa 100 metri, offre vedute panoramiche uniche.
  • Manarola: Famoso per il suo vino Sciacchetrà e le vigne che si estendono fino al bordo delle scogliere, è un paradiso per gli amanti del vino e della natura. Le sue colorate case torri che pendono sul mare sono presenti in ogni cartolina!
  • Riomaggiore: Con le sue case a torre che scendono verso il porto, offre un mix perfetto di storia e bellezza naturale, con le sue acque cristalline e i vigneti terrazzati.

I cinque borghi delle Cinque Terre, oltre a essere geograficamente e storicamente connessi, si distribuiscono amministrativamente in tre comuni: Monterosso al Mare, Vernazza, e Riomaggiore, tutti situati nella provincia di La Spezia

Questa divisione amministrativa riflette la complessità della gestione territoriale di una zona tanto affascinante quanto complessa, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato nella conservazione del patrimonio culturale e naturale.

Ogni borgo mantiene viva la propria identità, pur contribuendo al fascino collettivo delle Cinque Terre, rendendo questa regione un mosaico di esperienze e territori indimenticabili.

 

La storia delle Cinque Terre

Le Cinque Terre hanno origini medievali, quando le popolazioni liguri si stabilirono lungo queste coste per sfuggire alle incursioni barbariche. Nel Medioevo, la regione divenne importante per la Repubblica di Genova, contribuendo alla sua potenza marittima con le risorse e i prodotti locali. 

Con l’arrivo dei Romani furono introdotte tecniche avanzate di agricoltura e viticoltura, in particolare la creazione di terrazzamenti.

I terrazzamenti, caratteristica distintiva della zona, testimoniano l’ingegnosità degli abitanti nel modificare un terreno impervio per coltivarlo, soprattutto con vigne, da cui si produce un vino rinomato.

Con il tempo, i borghi delle Cinque Terre divennero punti strategici per il commercio marittimo, arricchendo la loro cultura con influenze esterne pur mantenendo una forte identità locale.

Nel corso dei secoli, le Cinque Terre hanno testimoniato il passaggio di diverse dominazioni, ma hanno sempre conservato la loro essenza, basata su una profonda connessione con la terra e il mare.

Questo equilibrio tra conservazione e adattamento continua a definire le Cinque Terre, rendendole oggi non solo una destinazione turistica di fama mondiale, ma anche un esempio vivente di sostenibilità e armonia con la natura

La loro inclusione nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO sottolinea l’importanza di proteggere e valorizzare questo paesaggio culturale, testimone di un modo di vivere che ha saputo adattarsi senza rinunciare alla propria identità.

Attraverso la storia, la cultura e il paesaggio unici delle Cinque Terre, questo articolo ha offerto uno sguardo approfondito su come questi luoghi incantevoli abbiano affascinato i viaggiatori nel corso dei secoli. 

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